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Storia

1966/1975 - Cestistica Piero Viola
marzo 2020 - Pallacanestro Viola

Pallacanestro Viola

Raccontare la storia della Viola Basket è un po’ come narrare una parte importante della vita di Reggio Calabria, del suo popolo, del riscatto sociale che ha rappresentato e di quell’anima che ha trasformato una favola sportiva (16 stagioni in A1, 12 in A2 e ben 3 partecipazioni europee alla Coppa Korac) in una leggenda, un Mito, ancora vivo.

A più di mezzo secolo dall’inizio della grande avventura, il campionato 2020/2021 di Serie B maschile , condizionato da  forti incertezze ed enormi dubbi,a causa della pandemia che, a marzo 2020, ha sancito l’interruzione di tutti i campionati nazionali, vede, tra le sue protagoniste la  Pallacanestro Viola,  che, sotto il nome di  “Pallacanestro Viola Supporters Trust”,   al momento della sospensione del torneo ,si trovava meritatamente prima, a punteggio pieno nella classifica del campionato di C Silver Calabria.

La società, a questo punto, viene posta, dalle circostanze, di fronte ad una scelta importante: ripercorrere la strada intrapresa l’anno precedente, vanificando tutti gli sforzi fisici ed economici compiuti, o perseguire l’obiettivo prefissato.

È, appena Maggio 2020 quando, con la ferma volontà di dare  seguito al progetto intrapreso e portato avanti con grande entusiasmo dal presidente Carmelo Laganà (uno dei soci fondatori del Trust), con l’importante apporto del direttivo e di altri soci del Trust, lo stesso presidente, in collaborazione col GM Giuse Barrile, porta brillantemente a termine  la trattativa con la società Gilbertina Soresina per l’acquisizione del titolo di B.

La Viola è tornata nei campionato nazionali: l’avventura continua.

Ma...come per ogni bella storia che si rispetti, è giusto risalire ai suoi esordi e ripercorrerne le esaltanti tappe

1966/1975 - Cestistica Piero Viola

Nasce tutto da UN ATTO DI AMORE

Nasce tutto da un atto di amore del giudice Giuseppe Viola, presidente della Corte d’Appello e della Cassazione, che decide di rinominare la Aics Reggio in Cestistica Piero Viola, in memoria  del fratello gemello, prematuramente scomparso. Sono  anni pionieristici: si gioca all’aperto sulle mattonelle dei cortili  degli istituti scolastici delle scuole medie “De Amicis” e di Santa Caterina.
La squadra continua a militare in Serie C (dal 1974/75, in seguito alla riforma dei campionati, la serie viene denominata Serie B).

Anni '80 - Promozione

Nascita del BOTTEGHELLE

Nel pieno della più sanguinosa e cruenta guerra di ‘ndrangheta, in una Reggio che si lecca le ferite lasciate dalla Rivolta contro lo scippo del capoluogo di regione (storicamente, fino al 1970, appannaggio millenario della città dello Stretto), la Viola rappresenta il classico fiore che sboccia nel deserto e rende realizzabile anche un sogno ritenuto, fino  allora, pura utopia: la conquista ,appunto, della promozione in A2.

1991: Il triangolo azzurro Bullara-Avenia-Tolotti

PANASONIC & PENTIMELE

Chiuso un ciclo se ne apre un altro, magnifico.

Arrivano Recalcati, il triangolo azzurro Bullara-Avenia-Tolotti, Michael Young e Dean Garrett e, nel 1992-93, avviene lo sbarco dalla “luna” della NBA alla terra dello Stretto, dello zar Sasha Volkov, ucraino, colonna portante dell’Unione Sovietica e degli Atlanta Hawks, uno dei migliori giocatori europei, grande protagonista tra i Pro d’Oltreoceano.

1998 - La Viola rinasce con Santo Versace e conquista la promozione in A1

Ginobili & Versace

Nel 1998, la Viola rinasce dopo un fallimento grazie a Santo Versace e riconquista la promozione in A1 (finale contro Fila Biella davanti a 9.200 spettatori). L’anno dopo, in A1, si ferma, sempre ai quarti playoff, contro la Virtus Bologna. È la Viola di sua maestà Manu Ginobili, pescato in Argentina dopo le brillanti operazioni sudamericane di Hugo Sconochini e Giorgione Rifatti nonchè di Oliver, Scott, Tolotti, Santoro, Montecchia (anch’egli argentino, così come Delfino, Palladino e Gianella).

Per la prima volta, dopo tanti anni, la Viola è fuori dai giochi che contano ma la fiamma non si spegne.

I GIOVANI REGGINI PER RICOMINCIARE

Nel 2007,  per la prima volta, dopo tanti anni, la Viola è fuori dai giochi che contano ma la fiamma non si spegne. A tenerla accesa è l’iniziativa di Giuse Barrile che, supportato da un gruppo di genitori di giovani atleti reggini ai quali si uniscono, in seguito, anche numerosi imprenditori, dà continuità al percorso nerorancio garantendo, nello storico impianto del rione Modena, l’attività del settore giovanile che negli anni aveva conquistato persino un titolo italiano prima, ed il ritorno  in un campionato nazionale poi, grazie alla acquisizione di un titolo sportivo nel 2009.
La Viola riparte quindi, dalla serie B.

L’avventura nerorancio riaccende gli entusiasmi.

UN CICLO IN CHIAROSCURO

L’avventura nerorancio riaccende gli entusiasmi. Il primo anno di B regala presenze significative di pubblico  e buoni risultati. Arriva anche la Liomatic, uno sponsor triennale. La squadra regala soddisfazioni anche se il finale non è esaltante per via di due pesanti infortuni, nel corso dei play off, ai danni di uomini chiave. Negli anni che seguono, la cordata del rilancio esce di scena e subentra la gestione dell’imprenditore Muscolino. Il ciclo porta a buoni risultati in serie B e A2 ma si conclude con una maxi penalizzazione e, l’anno dopo, con la radiazione della società. I tifosi però non ci stanno, non vogliono che si spenga la loro squadra, e, qualche mese dopo, fondano la Pallacanestro Viola.

La Viola è tornata in un campionato nazionale: l’avventura continua.